qdmnotizie.it, 17 Giugno 2024
«Fondatore del progetto “Still I Rise”, il giovane si fa portavoce dei valori di solidarietà, empatia e di un’istruzione inclusiva», un suo intervento aveva inaugurato la mostra evento “Jesi e il 900 verso il 2050”
Viene dalla Fondazione Gabriele Cardinaletti, la richiesta al Comune di Jesi di concedere la cittadinanza onoraria a Nicolò Govoni, fondatore dell’associazione Still I Rise, impegnata nel sostegno dell’educazione e della protezione dei bambini vulnerabili.
Ospite alla giornata inaugurale della mostra evento “Jesi e il 900 verso il 2050”, organizzata dalla Fondazione insieme a tanti partner del territorio, il giovane, in collegamento video da Nairobi, aveva avuto modo di raccontare, in quell’occasione, la sua storia ai giovanissimi delle scuole jesine, il suo percorso di trasformazione partito da un vissuto turbolento da studente, quando solo l’insegnante di italiano, Nicoletta, aveva visto in lui una scintilla potenziale.
A 19 anni, spinto dal desiderio di fuggire dai fallimenti accumulati, decise di intraprendere un viaggio in India, dove è rimasto per quattro anni, traendo ispirazione per trasformare la sua esperienza in un progetto di solidarietà, fondando Still I Rise, l’iniziativa che vuole fornire un’educazione di eccellenza ai bambini più vulnerabili del mondo, promuovendo l’empatia e la leadership positiva.
In quel viaggio il giovane racconta di aver trovato una ragione di vita, anzi due: «Joshua, il mio mentore, secondo padre e fondatore dell’orfanotrofio Dayavu Home, e i suoi piccoli inquilini. Per loro ho stravolto la mia vita. Dovevo fermarmi due mesi e invece sono rimasto 4 anni».
Andrea Cardinaletti, presidente della Fondazione intitolata al fratello, ha sottolineato l’importanza di Still I Rise «come una sorta di faro per la nostra società contemporanea, in cui l’idea di inclusione è stata enfatizzata, con l’obiettivo di aggregare chiunque voglia contribuire a un mondo migliore».
«Quando abbiamo incontrato Nicolò Govoni all’apertura della mostra evento siamo rimasti folgorati dalla straordinaria semplicità del suo intervento e dalla sua evidente capacità di parlare con il cuore».
L’incontro si è rivelato un’occasione preziosa per riflettere sul potenziale trasformativo dell’istruzione e sull’importanza di promuovere l’empatia e la solidarietà in un mondo sempre più interconnesso.
Le scuole Still I Rise infatti, offrono un percorso di otto anni culminante nel baccalaureato internazionale e propongono l’istituzione scolastica come luogo informale, in cui gli studenti sviluppano l’autonomia e dove l’insegnante non è un protagonista ma un facilitatore del processo di apprendimento.
Autore di diversi libri, il giovane Nicolò nei suoi scritti pone all’attenzione pubblica argomenti importanti quali il tema dell’indifferenza e il suo impatto sulla società contemporanea, evidenziando però come l’essere umano sia naturalmente incline alla solidarietà, nonostante gli insegnamenti contrari della cultura dominante.
«Oltre alla storia di Nicolò Govoni e dalla sua Still I Rise, oltre alla figura straordinaria della persona, sento che sia giusto chiedere alla nostra Città di Jesi di concedere questa cittadinanza onoraria perché tutto questo rappresenta una visione del mondo e una visione della vita a cui tendere», ha spiegato Andrea Cardinaletti.
«La Città di Jesi, aderendo alla richiesta della Fondazione, avrà un’occasione per confermare che i valori ai quali tutte le componenti politiche e sociali della città tendono, sono quelli espressi con l’opera quotidiana da Nicolò Govoni attraverso Still I Rise. Andiamo avanti noi che ci crediamo!».