Capocronaca.it, 4 Ottobre 2024
L’evento “Verso IL PROGETTO di VITA”, organizzato dall’Osservatorio O.I.I.S. della Fondazione Gabriele Cardinaletti E.T.S., in collaborazione con la Lega del Filo d’Oro di Osimo ha rappresentato l’occasione per approfondire il Decreto Legislativo che attua la Legge di Delega 227 sulla Riforma della Disabilità.
L’incontro, svoltosi presso la Sala convegni Lega del Filo d’Oro in Osimo, è stato il primo evento regionale con l’obiettivo di far comprendere in dettaglio questa normativa analizzandone l’impatto su vari settori della società, la vita quotidiana e il mondo del lavoro, illustrando le potenziali ricadute. Una normativa che porterà dal 2025 cambiamenti significativi nella gestione dei diritti e delle politiche per le persone con disabilità.
Dopo i saluti del presidente della Lega del Filo d’oro Rossano Bartoli, che ha definito la sinergia fra la Lega e la Fondazione un ottimo prospetto per un futuro da vivere in sinergia con gli stessi obiettivi, e l’introduzione ai lavori del presidente della “Fondazione G.Cardinaletti”, di Jesi, Andrea Cardinaletti, la sua vice presidente Michelangela Ionna ha definito la giornata, che si è svolta di fronte ad una foltissima platea, “la realizzazione della prima azione concreta dell’Osservatorio Inclusione Sport e Società, costituito lo scorso 11 aprile tra i primi eventi della mostra Jesi e il 900 verso il 2050 – le farfalle arriveranno. Uno strumento adatto a costruire un percorso che parte dal monitorare ciò che facciamo in tema di inclusione anche attraverso lo sport, con l’obiettivo di trovare risposte unitarie per rafforzare l’integrazione valorizzando i talenti di ciascuno in un sistema di coesione sociale”.
Gli interventi di esperti sono stati introdotti da Giorgia Sordoni, pedagogista, presidente Società Cooperativa Sociale Centro Papa Giovanni XXIII, referente nazionale politiche per la disabilità Federsolidarietà, che ha analizzato l’intero Decreto e le sue modifiche che rappresentano la completa equivalenza fra quello che era definito il “mondo normale” ed il mondo della disabilità.
Giovanni Merlo Direttore LEDHA – FISH LOMBARDIA, Lega per i diritti delle persone con disabilità, ha proposto un commento critico molto approfondito sulle prospettive del Decreto e delle modalità di attuazione.
Marta Migliosi attivista e ricercatrice per i diritti delle persone disabili, Associazione vita indipendente delle persone disabili Marche, ha messo in evidenza cosa significhi “Il Progetto di vita”, a cosa dovrà portare, quale mondo si dovrà aprire per ottenere in pieno l’integrazione scolastica, lavorativa, sociale e familiare della persona con disabilità, predisponendo un progetto individuale per ogni singola persona con disabilità fisica, psichica e/o sensoriale, stabilizzata o progressiva. (art. 3 L. 104/92)”, attraverso il quale creare percorsi personalizzati in cui i vari interventi siano coordinati in maniera mirata, massimizzando così i benefici effetti degli stessi e riuscendo, diversamente da interventi settoriali e tra loro disgiunti, a rispondere in maniera complessiva ai bisogni ed alle aspirazioni del beneficiario.
Paola Protopapa, testimonial e atleta paralimpica pluri medagliata, componente dell’Osservatorio per la Fondazione Cardinaletti, ha raccontato la sua storia personale e, con la sua positività, che ha trasmesso al pubblico presente, ha dato una spinta importante per essere fiduciosi nell’attuazione completa di questo decreto.
Ha chiuso i lavori un intervento coinvolgente e che ha trascinato il pubblico presente, Francesco Mercurio, Presidente del Comitato delle Persone Sordocieche della Lega del Filo d’Oro, un avvocato che ha avuto, come punto di partenza per la sua crescita culturale ed intellettuale, la Lega del Filo d’oro.
Andrea Cardinaletti, ha espresso la grande soddisfazione per la riuscita di una giornata di lavori imperniati sulla politica ed i diritti verso le persone disabili. “In un mondo che non fa a meno, lo vediamo, di generare conflittualità, guerre, sempre senza una logica sostenibile, sarebbe auspicabile creare eserciti che combattano battaglie per i diritti civili. Mi ha colpito il passaggio in cui si è sottolineato che la persona diversamente abile da oggetto diventa soggetto, con un suo ruolo da protagonista, che gli permette di esprimere il suo essere un elemento centrale, capace di affrontare i propri diritti in questo Progetto di Vita. Noi faremo, come Fondazione, tutto il possibile per sollecitare come motivatori, usando modalità di comunicazione per diventare subito attuativi”.