La Fondazione di tutti
La Fondazione Gabriele Cardinaletti Ets si propone di promuovere l’integrazione sociale attraverso attività e progetti realizzati nello sport, nell’ambiente culturale e sociale, con particolare attenzione alle categorie fragili (in particolare, persone con handicap fisici).
La Fondazione è molto attiva nell’ambito di progetti che uniscono sport e integrazione sociale, per ridurre e rimuovere gli ostacoli fisici e garantire pari opportunità a tutte le persone che desiderano praticare sport.
I progetti, partendo dall’analisi di fabbisogni evidenziati, intendono promuovere le sinergie tra gli attori già esistenti: enti, associazioni, istituzioni, attraverso la valorizzazione di quanto già esiste abbinato all’ideazione di quanto si può ancora realizzare e costruire. Ha, infatti, siglato importanti accordi con alcune Università, Organizzazioni no – profit, Enti e Comuni del Territorio al fine di stimolare nuove collaborazioni nella realizzazione di ciò in cui essi stessi credono e che potrà concretizzarsi, grazie ad un ambizioso sforzo comune.
Ereditando le iniziative e le attività già intraprese, dedicate a Gabriele Cardinaletti in seguito alla sua scomparsa, la Fondazione intende dedicarsi a portare alla luce le situazioni di disagio fisico, psichico e sociale più o meno gravi, che attraverso il paradigma della pratica sportiva possono aprirsi alla socializzazione e alla normalità.
Il percorso e le attività della Fondazione vogliono essere un elemento di riflessione e coscienza per la comunità e al contempo un concreto motivo di speranza per i meno fortunati.
La Fondazione di fatto si rivolge a tutti, perché quanto si prefigge è l’integrazione e l’annullamento degli handicap per tutti gli individui. Si rivolge alle persone che necessitano di spazi e atteggiamenti mentali nuovi, e a tutti coloro in grado di far sì che ciò avvenga.
Gabriele Cardinaletti
Gabriele è stato un ragazzo disabile dotato di forte motivazione ed entusiasmo che si è impegnato durante la sua vita nel mondo dello sport al servizio di atleti normodotati.
Forte della capacità di superare ostacoli, sapeva infondere ai suoi allievi la forza e gli stimoli per superare le difficoltà della disciplina sportiva, metafora della vita.
I ragazzi a cui ha insegnato il calcio e i collaboratori delle varie società sportive in cui ha svolto le sue attività, non lo hanno mai visto svantaggiato. L’ambiente in cui ha vissuto lo ha visto diversamente abile ma privo di handicap.
La vita di Gabriele ci ha insegnato che la disabilità non è un fattore estetico ma culturale, chi non si sente disabile non lo è.
"Chi non pensa agli altri come disabili non li considera tali".
Carta dei valori
La Fondazione, tramite la “Carta dei Valori” intende sintetizzare i principi e i valori alla base del proprio operato e degli obiettivi prefissati:
Stimolare l’affermazione dello sport, specialmente rivolta a bambini e adolescenti, come educazione alla cultura sportiva e alla pratica motoria, curando gli aspetti formativi e di ricreazione contro ogni forma di violenza e razzismo e per la difesa delle libertà civili, individuali e collettive.
Facilitare la socializzazione e l’inserimento dei diversamente abili, la tolleranza e la solidarietà verso gli svantaggiati e gli emarginati in genere, escludendo ogni forma di attività agonistica.
Fornire una risposta ai bisogni, in ambito sportivo e sociale, dei cittadini in condizioni di difficoltà e dei soggetti a rischio di devianza giovanile.
I nostri valori
Solidarietà
Uguaglianza
Integrazione
I nostri progetti
La Fondazione sviluppa e coordina Progetti nel campo dello Sport col Premio l’Amico Atletico e con la Città Atletica, nel campo del Sociale con Atletico Scuola – lo Sport per tutti e nel campo della Cultura con Jesi e il ‘900 verso il 2050