vallesina.tv, 19 Maggio 2024
L’evento, nell’ambito della Mostra permanente, ha visto protagonista il noto dirigente jesino, Gabriele Pieralisi e Luca Vecci
Si è svolto venerdì 17 l’incontro dal titolo “Il volley a Jesi, verso il 2050”, nell’ambito della Mostra permanente della “Fondazione Gabriele Cardinaletti”, “Jesi e il ’900 – verso il 2050”, sita in Corso Matteotti, 6 a Jesi.
Nello spazio conferenze al piano terra, sede già di tantissimi eventi, si è parlato di Volley, disciplina che ha visto Jesi grande protagonista negli anni passati, dai primi Anni ’80 a quelli 2000.
Tra i protagonisti della serata, moderata dal giornalista Giovani Filosa, Giuseppe Cormio, oggi uno dei più importanti dirigenti della pallavolo italiana, attuale DG della Lube Volley Civitanova, Gabriele Pieralisi, Presidente della Pieralisi Volley, e Luca Vecci, Presidente della Jesi Volley Sport.
Tanti i temi trattati, partendo dalla storia del volley jesino, che ha visto nei primi Anni ’80 l’esplosione del movimento, ripercorrendone i momenti salienti sino ad arrivare al momento attuale, senza tralasciare però, le prospettive per il futuro, in cui pallavolo maschile e femminile stanno cercando di tornare pian piano ad essere punto di riferimento delle nuove generazioni. A far gli onori di casa, il Presidente della “Fondazione Gabriele Cardinaletti”, Andrea Cardinaletti.
Ospite d’eccezione della serata Giuseppe Cormio, jesino doc che, muovendo i primi passi nel mondo della pallavolo con l’allora “Tre Valli” Jesi, ha compiuto un percorso straordinario vincendo tutto in piazze storiche della pallavolo italiana come Padova, Cuneo, Trento e Civitanova.
Un palmares da record quello del dirigente jesino: 6 Scudetti, 8 Coppa Italia, 4 Supercoppa Italiana, 4 Mondiali per Club, 4 Champions League, 2 Coppa delle Coppe, 1 Coppa Cev e 2 Supercoppa Europea.
Queste le parole di Giuseppe Cormio: «Ricordo i miei inizi alla Palestra Carbonari con la Tre Valli Jesi. Oltre al volley indoor, ideammo un evento allora rivoluzionario, il beach volley che portò a Jesi, in Piazza della Repubblica, circa 7000/8000 persone in due sere. Le cose nascono dalle idee, che debbono essere sempre appoggiate dalla politica e dall’imprenditoria, che a Jesi può davvero dare una grande mano. Ricordo Gennaro Pieralisi, imprenditore illuminato. È indubbio che oggi lo sport di alto livello può esser fatto solo con capitali da investire. Oggi la percentuale di ragazzi che praticano il volley è scesa tantissimo attestandosi al 15%. L’Italia è rimasta competitiva solo grazie alla preparazione dei nostri tecnici, sui quali si è investito molto, colmando questo gap».
Non poteva mancare ovviamente il ricordo dell’incontro col tecnico Julio Velasco, determinante per la sua carriera: «Velasco arrivò a Jesi un 17 settembre del 1983, con tante idee e una grande testa. Ci fu segnalato dal nostro giocatore Kantor, anche lui argentino. Lo prendemmo sfiorando la serie A1, anche se penso non fossimo pronti allora per il grande salto. Lui mi insegnò che questa passione poteva diventare un mestiere. Sbagliai a non seguirlo subito a Modena. Velasco è stato un maestro, un personaggio con un carisma fuori dal comune e un’idea sullo sport avanzatissima. Era un filosofo sanguigno».
A seguire, Gabriele Pieralisi che ha fatto invece il punto sullo stato di salute della pallavolo femminile: «La nostra stagione è andata oltre le più rosee aspettative, centrando i Play-Off con una squadra di giocatrici del posto. Il nostro focus comunque, è l’attività di base».
Dopo Pieralisi, è stata la volta di Luca Vecci per affrontare infine il tema della pallavolo maschile, che ha ripreso entusiasmo a Jesi grazie all’evento promosso dallo stesso Vecci, la “Jesi Volley Cup”, quadrangolare che ha visto sfidarsi le 4 maggiori formazioni del volley italiano, esperienza che sarà ripetuta questo anno.
Così Vecci: «La Jesi Volley Cup ha riportato grande entusiasmo a Jesi. È un evento che non vogliamo far rimanere isolato. Proprio da questa esperienza vogliamo capitalizzarne l’energia creata. 4.500 spettatori in 2 giorni è stato un risultato davvero insperato. Abbiamo lanciato anche la Volley Summer Camp, altro evento a cui teniamo moltissimo. Con la nostra prima squadra poi, valuteremo se partire dalla serie D o C».
A concludere la serata, il saluto di Andrea Cardinaletti, Presidente della Fondazione: «Mi auguro che la dimensione del volley aumenti con buona sinergia tra volley maschile e femminile. Sarà fondamentale partire sempre dal progetto, cercando di puntare alla serie A della competenza, investendo innanzitutto risorse per la formazione di tecnici. C’è un seme da piantare per crescere, con un’idea ottimistica e prospettica. I problemi possono, a volte, diventare un’opportunità».